Eubea
L’isola greca dalle molte
"merlature" veneziane
di Apostolos Apostolou
L’isola greca Eubea si chiama anche
Negroponte (Ponte Nero). Il Capolugo
della Eubea è la Calcida. La Palìrria
(la marea) di Calcida era un fenomeno
che ha suscitato sempre interesse e
curiosità, perfino da parte di
Aristotele. Le maree quindi determinate
dall’attrazione gravitazionale
esercitata dalla luna (e in piccola
parte anche dal sole) sulla Terra.
Come
sosteneva Aristotele la forza delle
maree non è altro che un effetto del
secondo ordine della forza
gravitazionale. In altre parole, nasce
la marea solo se vi è una forza
gravitazionale che agisce tra due corpi
celesti. Ne segue che la marea agisce su
tutte le scale, dai grossi “sassi”, o
poco più, fino alle galassie.
Dopo il 1204, vi era stato un accordo
tra Crociati e l’imperatore bizantino
Alessio IV. «Con un nuovo contratto
l’impero latino d’Oriente: l’imperatore
fu scelto da un consiglio di sei
veneziani e sei baroni, poichè Bonifacio
di Monferrato era un vecchio alleato dei
genovesi, cloccarono i loro voti sul
conte di Fiandra, Baldovino, che fu
eletto.
All’imperatore fu attribuito un
quarto dell’impero, i restanti tre
quarti erano da dividere, metà ai baroni
e metà a Venezia, per cui il doge
divenne “signore della quarta parte e
mezzo dell’impero”. La divisione fu
confusa; caduto l’impero, chiunque
poteva cercò di prendere quel che gli
riusciva; del resto i veneziani erano
più interessati alle basi commerciali e
marittime che ai territori. Comunque le
loro prede principali furono, oltre aitre ottavi della città di
Costantinopoli, Negroponte (Eubea), le
basi di Modone (Peloponneso) e infine
Candia (Creta) di cui si impadronì
dapprima il pirata genovese Enrico il
Pescatore, conte di Malta (1207), e che
dovette essere conquistata (1207-1212)»
(Zorzi 1980).
La Signoria di Negroponte fu uno stato
crociato stabilito tra il 1204 e il 1470
sull’isola di Eubea, nel mar Egeo, e
inquadrato nell’ambito dei possedimenti
della Repubblica di Venezia in Oriente
(Stato da Màr). L’isola di Eubea era
primo feudo dei Franchi, e poi feudo di
Verona, Nel 1209 rese omaggio anche alla
Repubblica di Venezia (la Serenissima
continuava a mantenere notevoli
interessi sull’isola), riconoscendo alla
stessa il possesso di una chiesa e di un
fondaco e concedendo privilegi
commerciali.
Negli anni seguenti s’insediarono a
Negroponte cittadini veneti:
rappresentati – primo fra tutti un bailo
–, mercanti e anche proprietari
terrieri. Quando arrivano i veneti,
l’’isola di Eubea conobbe uno sviluppo
economico. L’isola ha cambiato
l’organizzazione commerciale, e abbiamo
cosi una ripresa della vita sociale
nelle città principali.
Nell’isola di Eubea ci sono castelli e
torri veneziani che testimoniano la
presenza della civiltà veneziana.
La collina dove sorge la fortezza
Karababa, è stata fortificata in un
primo periodo dai Romani, ma in seguito
ha avuto influenze veneziane e ottomane.
Il piano attuale della fortezza di
Karababa fu costruito dai Turchi nel
1684 per proteggere Calcida dai
veneziani. Con Venezia, anni dopo il
1684, la fortezza di Karababa aveva una
nuova fisiognomia, riorganizzava la
vita, e la difesa della vita politica e
dell’economia locale.
Il castello di Avlonari è una delle
località più belle dell’Eubea. Il
castello venne eretto da Veneziani tra
IX e X secolo. Il Castello di Vasilico,
invece, secondo abitanti di Eubea venne
costruito dai Veneziani tra la fine del
IX e il X secolo. Qui vediamo un esempio
di “incastellamento” medievale.
L’incastellamento medievale è il
fenomeno riconducibile al processo della
cosiddetta mutazione feudale avvenuta
tra X e XII secolo e collocabile tra la
fine del IX e il X secolo, a seguito
della rinata insicurezza per la nuova
ondata d’invasioni.
Riferimenti bibliografici:
A. Zorzi, Una città, una repubblica,
un impero. Venezia 697-1797,
Mondadori, Milano 1980.