N. 96 - Dicembre 2015
(CXXVII)
DIKEMBE MUTOMBO
IL VECCHIO LEONE D'AFRICA
di Francesco Agostini
Il
cestista
congolese
Dikembe
Mutombo
è
stato
uno
dei
più
forti
giocatori
di
pallacanestro
della
storia
della
National
Basketball
Association,
nonché
un
vero
e
proprio
mito
nella
sua
terra
natale,
il
Congo.
La
sua
carriera
è
stata
luminosa
e
lunghissima
e il
suo
talento
ha
attraversato
quasi
vent'anni
di
basket,
facendone
una
delle
più
importanti
icone
degli
anni
novanta.
In
un
periodo,
infatti,
letteralmente
dominato
dai
Chicago
Bulls
di
Michael
Jordan
e
soci,
Dikembe
Mutombo
(e
le
sue
varie
squadre)
hanno
fatto
sempre
sentire
la
loro
ingombrante
presenza
sul
parquet.
Dotato
di
un
fisico
eccezionale
(218
centimetri
per
118
kg
di
peso),
il
congolese
è
stato
uno
dei
centri
migliori
della
Nba,
nonché
un
vero
maestro
nell'arte
della
stoppata;
a
tal
proposito,
infatti,
basti
pensare
che
in
tutta
la
carriera
Dikembe
Mutombo
ne
ha
collezionato
la
bellezza
di
3.289.
Un
numero
a
dir
poco
incredibile
che
gli
ha
permesso
di
diventare
il
secondo
giocatore
nella
storia
per
numero
di
stoppate,
davanti
a un
mostro
sacro
come
Kareem
Abdul-Jabbar
ma
dietro
ad
Hakeem
Olajuwon.
Impressionanti
le
sue
doti
difensive,
dunque,
ma
non
solo.
Mutombo,
nonostante
alcuni
limiti
tecnici
in
fase
offensiva,
era
dotato
comunque
di
un
gancio
solido
e di
un
buon
movimento
in
post
basso:
non
è
un
caso,
infatti,
che
l'africano
abbia
partecipato
per
otto
volte
all'All
Star
Game
e
che
sia
stato
inserito
per
ben
tre
volte
nel
“quintetto
ideale
della
lega”.
L'africano
Mutombo,
una
volta
emigrato
negli
Stati
Uniti
d'America,
studiò
al
college
di
Georgetown,
un'università
che
avrebbe
ospitato
anche
altri
talenti
come
Patrick
Ewing
e
Alonzo
Mourning,
entrambi
di
ruolo
centro.
Gli
esordi
nella
National
Baketball
Association
sono
nei
Denver
Nuggets,
una
squadra
di
medio
profilo
perfettamente
adatta
a
lanciare
un
giovane
campione
come
l'africano.
Nei
Denver
Nuggets
Mutombo
passerà
i
primi
cinque
anni
della
sua
carriera,
dal
1991
al
1996.
Divenuto
oramai
una
figura
troppo
ingombrante
(e
troppo
costosa)
per
la
squadra
di
Denver,
Mutombo
preferirà
dirigersi
su
altri
lidi
e si
accaserà
negli
Atlanta
Hawks,
la
compagine
che
segnerà
tutta
la
parte
centrale
della
sua
carriera.
L'importanza
dell'africano
per
gli
Hawks
è
talmente
elevata
che
alla
fine
del
loro
rapporto
il
team
di
Atlanta
ritirerà
la
maglia
numero
55.
A
partire
dagli
anni
2000
il
congolese
inizierà
a
peregrinare
fra
le
varie
squadre
della
Nba.
Per
primi
i
Philadelphia
76ers,
poi
i
New
Jersey
Nets,
i
New
York
Knicks
e
infine
gli
Houston
Rockets,
dove
chiuderà
la
sua
avventura
nella
pallacanestro.
Con
i
Philadelphia
76ers
Mutombo,
assieme
ad
Allen
Iverson,
forma
la
coppia
dei
sogni:
l'africano
solido
in
difesa
e il
piccolo
playmaker
devastante
in
attacco.
Non
è
un
caso,
quindi,
che
la
squadra
di
Philadelphia
grazie
a
loro
sia
arrivata
in
finale.
Sulla
strada
di
Mutombo
e
soci
però,
si
metteranno
i
Los
Angeles
Lakers,
trainati
da
due
fenomeni
come
Kobe
Bryant
e
Shaquille
O'Neal
che
gli
sbarreranno
la
strada
verso
il
titolo.
Abbandonata
Philadelphia,
Dikembe
Mutombo
si
accasa
con
i
Nets
grazie
ai
quali
il
vecchio
leone
d'Africa
tornerà
nuovamente
in
finale.
Sulla
sua
strada
questa
volta
ci
saranno
i
San
Antonio
Spurs
di
Duncan
e
David
Robinson
che
si
aggiudicheranno
il
titolo
e
negheranno
ancora
a
Mutombo
la
vittoria.
Dopo
una
breve
esperienza
nei
New
York
Knicks,
il
congolese
si
avvia
oramai
a un
finale
di
carriera
negli
Houston
Rockets.
Qui
Dikembe
Mutombo,
oramai
anziano,
accetta
il
ruolo
di
“chioccia”
e
“tutore”
della
giovane
stella
Yao
Ming.
Il
cinese
è
potente,
prestante,
ma
fisicamente
fragile.
Per
questo
motivo,
il
vecchio
leone
d'Africa
è
costretto
a
giocare
con
continuità
gli
ultimi
anni
della
sua
carriera
fino
al
2009,
quando
si
infortuna
seriamente
al
ginocchio.
A
quel
punto,
oramai
anziano
e
acciaccato,
Dikembe
Mutombo
decide
di
mettere
un
punto
alla
sua
meravigliosa
(anche
se
poco
vincente)
avventura
nella
Nba.