N. 101 - Maggio 2016
(CXXXII)
LE TAPPE DEL RINASCIMENTO
DA GIOTTO AL CONCILIO DI TRENTO
di
Federica
Campanelli
Quella
che
segue
è la
descrizione
degli
eventi
principali
che
tra
il
XIV
e il
XVI
secolo
segnarono
la
parabola
storica
del
Rinascimento,
periodo
di
grandissimo
fervore
artistico
e
culturale
che
ebbe
nell’Italia
il
suo
cuore
pulsante.
1302-1305.
Il
pittore
e
architetto
Giotto
di
Bondone
affresca
a
Padova
la
Cappella
degli
Scrovegni
(dal
nome
di
una
famiglia
di
banchieri
locali).
Pur
senza
conoscere
le
regole
della
prospettiva,
elaborate
solo
nel
secolo
seguente,
l’artista,
grazie
a un
uso
innovativo
del
chiaroscuro,
conferisce
a
tale
opera
un’impressionante
plasticità
e
profondità.
La
capacità
di
Giotto
di
giocare
con
lo
spazio
e il
suo
utilizzo
empirico
della
prospettiva,
oltre
alla
caratterizzazione
psicologica
dei
volti
dipinti,
ne
fanno
un
precursore
del
Rinascimento.
1366-1374.
Lo
scrittore
Francesco
Petrarca
compone
il
Canzoniere,
biografia
in
versi
con
cui
contribuisce
alla
diffusione
dell’Umanesimo,
ossia
di
quel
rinnovamento
culturale
imperniato
sulla
riscoperta
della
cultura
classica
– e
dell’uomo
“centro
dell’universo”
nonché
“artefice
della
propria
fortuna
–
che
investirà
la
letteratura
affiancandosi
ai
fasti
artistici
del
Rinascimento.
1395.
Sotto
Gian
Galeazzo
Visconti,
già
vicario
Imperiale,
nasce
il
Ducato
di
Milano,
retto
dalla
famiglia
Visconti
fino
alla
metà
del
XV
secolo.
1401.
A
Firenze
viene
bandito
un
concorso
per
la
decorazione
della
porta
Nord
del
Battistero
in
piazza
del
Duomo.
Tra
gli
altri,
vi
partecipano
gli
scultori
e
architetti
Filippo
Brunelleschi
e
Lorenzo
Ghiberti,
con
quest’ultimo
che
si
aggiudica
i
lavori.
1420.
Filippo
Brunelleschi,
fresco
autore
del
progetto
dello
Spedale
degli
Innocenti,
inizia
a
coordinare
assieme
al
Ghiberti
la
progettazione
dell’imponente
cupola
del
Duomo
di
Firenze
(la
più
ampia
in
muratura
mai
costruita),
portandone
poi
avanti
la
costruzione
da
solo.
1423.
A
Venezia
viene
eletto
Doge
Francesco
Foscari,
il
quale
sarà
protagonista
del
dogado
più
lungo
della
Storia.
1425.
Lorenzo
Ghiberti
inizia
a
lavorare
alla
realizzazione
della
porta
Est
del
battistero
di
piazza
del
Duomo,
poi
ribattezzata
da
Michelangelo
Buonarroti
Porta
del
Paradiso.
1426-1428.
Il
pittore
Masaccio,
già
autore
di
alcuni
degli
splendidi
affreschi
nella
Cappella
Brancacci
della
chiesa
di
Santa
Maria
del
Carmine
a
Firenze,
realizza
la
Trinità,
opera
fondamentale
per
la
futura
diffusione
della
pittura
prospettica.
1426-1432.
L’artista
fiammingo
Jan
van
Eyck
dipinge
il
monumentale
Polittico
dell’Agnello
Mistico.
Si
tratta
di
una
delle
maggiori
opere
del
pittore
originario
delle
Fiandre,
esponente
di
una
scuola
pittorica
detta
appunto
fiamminga
che
troverà
vari
estimatori
tra
gli
artisti
del
Rinascimento
e
avrà
larga
diffusione
grazie
anche
ai
legami
commerciali
tra
le
città
italiane
e
quelle
nordeuropee.
1434.
Sbarazzatosi
di
altre
famiglie
cittadine
(che
in
precedenza
lo
avevano
peraltro
mandato
in
esilio),
il
banchiere
Cosimo
de’
Medici
si
afferma
come
arbitro
assoluto
della
signoria
fiorentina.
Uomo
colto
e
prodigo
mecenate,
Cosimo
favorirà
lo
sviluppo
delle
arti
e
dell’architettura
aprendo,
tra
le
altre
cose,
la
prima
biblioteca
pubblica
cittadina.
1435.
L’architetto
e
scrittore
Leon
Battista
Alberti
redige
il
De
pictura,
un
trattato
in
cui
appare
per
la
prima
volta
una
teorizzazione
scientifica
della
prospettiva.
Il
pittore
fiammingo
Rogier
van
der
Weyden
ultima
La
deposizione
della
croce.
Seguirà
un
viaggio
in
Italia
che
favorirà
i
contatti
tra
artisti
rinascimentali
e
fiamminghi.
1438.
A
Firenze,
lo
scultore
e
disegnatore
Donatello,
uno
dei
padri
del
Rinascimento
assieme
a
Brunelleschi
e
Masaccio,
finisce
di
scolpire
per
la
chiesa
di
Santa
Maria
del
Fiore
una
celebre
cantoria
(spazio
destinato
a
ospitare
il
coro)
universalmente
nota
come
Cantoria
di
Donatello.
1440.
Il
filologo
Lorenzo
Valla
scrive
il
De
falso
credita
et
ementita
Constantini
donatione,
testo
nel
quale
viene
dimostrata
la
falsità
della
“Donazione
di
Costantino”,
documento
apocrifo
sul
quale
la
Chiesa
fondava
la
legittimità
del
proprio
potere
e
dei
propri
privilegi.
1444.
L’architetto
e
scultore
Michelozzo,
già
autore
di
numerosi
lavori
per
conto
di
Cosimo
de’
Medici,
dà
il
via
alla
realizzazione
della
residenza
medicea,
meglio
nota
come
Palazzo
Medici.
1447.
Sul
soglio
pontificio
sale
papa
Niccolò
V,
il
quale,
pur
morendo
dopo
soli
otto
anni
di
pontificato,
si
prodigherà
per
importare
lo
spirito
rinascimentale
a
Roma,
incoraggiando
con
passione
lo
sviluppo
delle
arti
e
della
cultura.
1450.
Nel
Ducato
di
Milano,
alla
famiglia
dei
Visconti
succede
la
dinastia
degli
Sforza,
con
Francesco
Sforza
che
diviene
duca
facendo
presto
della
propria
corte
un
vivace
centro
artistico
e
culturale.
Il
signore
di
Rimini
Sigismondo
Malatesta
affida
a
Leon
Battista
Alberti
i
lavori
di
trasformazione
della
chiesa
di
San
Francesco.
Ne
nasce
il
Tempio
Malatestiano,
opera
tra
le
più
significative
dell’epoca.
In
parallelo,
l’Alberti
termina
il
De
re
aedificatoria,
il
più
importante
trattato
architettonico
d’epoca
rinascimentale
ispirato
al
De
architectura,
opera
del
I
secolo
a.C.
firmata
da
Vitruvio,
architetto
romano
e
grande
teorico
dell’architettura.
1453.
Gli
Ottomani
conquistano
Costantinopoli.
In
seguito
a
tale
evento,
numerosi
pensatori
greci
si
trasferiranno
in
Europa
contribuendo
alla
diffusione
di
nuove
conoscenze.
Termina
la
logorante
Guerra
dei
cent’anni
tra
Francia
e
Inghilterra.
1454.
Per
volere
di
Federico
da
Montefeltro,
conte
di
Urbino
e
futuro
Duca
della
città,
iniziano
i
lavori
di
costruzione
del
prestigioso
Palazzo
Ducale
di
Urbino,
tra
i
maggiori
esempi
di
architettura
rinascimentale.
La
Pace
di
Lodi
pone
fine
allo
scontro
(in
corso
da
mezzo
secolo)
tra
Milano
e
Venezia,
garantendo
decenni
di
stabilità
politico-militare.
1455.
Il
tipografo
Tedesco
Johann
Gutenberg,
ideatore
della
stampa
a
caratteri
mobili,
porta
a
compimento
il
progetto
di
stampa
della
Bibbia.
L’evoluzione
tipografica
contribuirà
da
questo
momento
all’alfabetizzazione
del
continente
europeo.
1459.
A
Palazzo
Medici
il
pittore
Benozzo
Gozzoli
affresca
la
Cappella
dei
Magi,
realizzando
alcuni
tra
i
dipinti
più
rappresentativi
dell’arte
rinascimentale.
Su
incarico
di
Enea
Silvio
Piccolomini,
divenuto
pontefice
come
Pio
II,
l’architetto
e
scultore
Bernardo
Rossellino
progetta
la
sistemazione
del
borgo
di
Corsignano
(ribattezzato
Pienza
in
onore
del
papa)
disegnando
una
sorta
di
città
ideale
secondo
i
dettami
dell’urbanistica
rinascimentale.
1466.
Ad
Arezzo,
nella
basilica
di
San
Francesco,
il
pittore
Piero
della
Francesca
completa
il
ciclo
di
affreschi
Storie
della
Vera
Croce,
tra
le
massime
espressioni
pittoriche
rinascimentali.
In
seguito,
l’artista
si
occuperà
anche
della
stesura
del
De
prospectiva
pingendi,
il
più
importante
trattato
in
volgare
sulla
prospettiva.
1469.
Lorenzo
de’
Medici
detto
il
Magnifico
(figlio
di
Cosimo)
diviene
il
signore
di
Firenze
e
inizia
un
percorso
politico
e
artistico
che
lo
porterà
a
essere
uno
dei
protagonisti
assoluti
del
panorama
italiano,
ago
della
bilancia
della
politica
e
mecenate
di
primo
piano.
1471.
Ercole
I
d’Este
diviene
duca
di
Ferrara,
città
retta
dalla
famiglia
degli
Estensi
già
dalla
metà
del
XIII
secolo,
per
poi
affermarsi
come
uno
dei
principali
mecenati
e
uomini
di
cultura
dell’epoca.
A
lui
si
dovrà
tra
le
altre
cose
la
cosiddetta
Addizione
Erculea,
intervento
urbanistico
che,
coordinato
dall’architetto
Biagio
Rossetti,
arricchirà
la
città
di
edifici
rinascimentali.
A
Napoli
viene
completata
la
costruzione
del
celebre
Arco
trionfale
del
Castel
Nuovo,
voluto
dal
sovrano
e
mecenate
Alfonso
V
d’Aragona.
1474.
Il
filosofo
e
umanista
Marsilio
Ficino,
già
fondatore
a
Firenze
della
famosa
Accademia
Neoplatonica,
completa
la
sua
opera
più
importante,
intitolata
Theologia
platonica
de
immortalitate
animarum
e
dedicata
a
Lorenzo
il
Magnifico.
A
Mantova,
il
pittore
Andrea
Mantegna,
artista
di
corte
del
marchese
Ludovico
Gonzaga,
completa
il
ciclo
di
affreschi
della
Camera
degli
Sposi
(all’interno
del
Castello
di
San
Giorgio)
utilizzando
la
tecnica
dello
sfondamento
delle
pareti,
ossia
facendo
apparire
lo
spazio
dilatato
grazie
all’uso
calibrato
di
colori
e
giochi
prospettici.
1475.
Antonello
da
Messina
completa
il
dipinto
San
Gerolamo
nello
studio,
caratterizzato
da
un
sapiente
uso
della
prospettiva
e
contraddistinto,
come
molte
altre
dell’artista,
da
influenze
della
scuola
pittorica
fiamminga.
L’architetto
e
ingegnere
Aristotele
Fioravanti,
chiamato
dallo
Zar
Ivan
III,
inizia
a
dirigere
a
Mosca
i
lavori
di
costruzione
della
Cattedrale
della
Dormizione,
all’interno
del
Cremlino.
1475-1481.
In
Vaticano,
per
volere
di
Papa
Sisto
IV
(nato
Francesco
della
Rovere),
viene
edificata
la
Cappella
Sistina,
le
cui
pareti
vengono
affrescate
da
alcuni
dei
principali
artisti
rinascimentali
(tra
cui
il
Perugino).
Il
luogo
è
deputato
tutt’oggi
a
ospitare
il
conclave
in
occasione
delle
elezioni
papali.
1485.
Il
pittore
Sandro
Botticelli
termina
la
Nascita
di
Venere,
uno
dei
più
noti
capolavori
dell’arte
rinascimentale
in
cui
la
dea
diviene
modello
di
bellezza
femminile.
1486.
Il
filosofo
Giovanni
Pico
della
Mirandola
scrive
il
Discorso
sulla
dignità
dell’uomo,
riaffermando
il
principio
dell’uomo
“artefice
del
proprio
destino”
e
unico
essere
privo
di
natura
“predeterminata”.
1487.
A
Venezia,
il
pittore
Giovanni
Bellini
realizza
la
“Pala
di
San
Giobbe,
splendida
pala
d’altare
nella
chiesa
di
San
Giobbe,
sfruttando
alcune
delle
novità
introdotte
da
Antonello
da
Messina.
Lo
scultore
e
ceramista
Andrea
della
Robbia
(nipote
dell’altrettanto
autorevole
artista
Luca
della
Robbia)
realizza
le
famose
decorazioni
in
terracotta
invetriata
che
adornano
le
arcate
dello
“Spedale
degli
Innocenti”.
1490.
Leonardo
da
Vinci
completa
la
Dama
con
l’ermellino,
opera
in
cui
è
probabilmente
raffigurata
una
delle
amanti
di
Ludovico
Maria
Sforza
detto
il
Moro
(figlio
di
Francesco
Sforza).
A
tale
anno
è
databile
anche
il
disegno
noto
come
Uomo
Vitruviano,
ispirato
agli
scritti
di
Vitruvio
(tradotti
in
volgare
proprio
in
questo
periodo)
e
tra
le
più
celebri
opere
di
quest’eclettico
personaggio
pronto
a
spaziare
dalla
pittura
all’ingegneria
e
dalla
scultura
alla
medicina.
1492.
Il
navigatore
Cristoforo
Colombo,
finanziato
dalla
Spagna
dei
Re
cattolici
Ferdinando
II
di
Aragona
e
Isabella
di
Castiglia,
sbarca
sulle
coste
americane,
presso
l’isola
di
San
Salvador.
Tale
evento
rappresenta
per
la
storiografia
occidentale
la
fine
dell’epoca
medievale.
Il
cartografo
e
astronomo
tedesco
Martin
Behaim
costruisce
il
Globo
terrestre
di
Norimberga,
primo
modello
di
mappamondo
e
sintesi
di
tutte
le
conoscenze
geografiche
dell’epoca.
1492-1494.
Su
invito
del
pontefice
Alessandro
VI
(al
secolo
Rodrigo
Borgia),
il
pittore
Bernardino
Pinturicchio,
circondato
da
valenti
collaboratori,
realizza
nel
Palazzo
Apostolico
del
Vaticano
un
grande
ciclo
di
affreschi
presso
l’Appartamento
Borgia,
oggi
parte
dei
Musei
Vaticani.
1494.
I
Medici
vengono
cacciati
da
Firenze
in
capo
a
una
rivolta
cittadina
animata
dal
frate
domenicano
Girolamo
Savonarola
e
conclusasi
con
la
nascita
di
un
governo
repubblicano.
La
discesa
in
Italia
del
re
francese
Carlo
VIII
dà
il
via
alle
guerre
d’Italia,
che
si
protrarranno
fino
a
buona
parte
del
XVI
secolo.
1497.
Il
religioso
e
matematico
Luca
Pacioli,
già
collaboratore
di
Leonardo,
pubblica
il
De
Divina
Proportione,
trattato
in
cui
sono
illustrate
le
varie
applicazioni
della
sezione
aurea.
1498.
Il
pittore
e
incisore
tedesco
Albrecht
Dürer,
massimo
esponente
della
pittura
tedesca
rinascimentale,
completa
una
serie
di
quindici
xilografie
nota
come
Apocalisse.
1499.
Il
sovrano
francese
Luigi
XII
si
impossessa
del
Ducato
di
Milano
scacciandone
Ludovico
il
Moro.
In
seguito
a
tale
accadimento,
si
registrerà
una
rapida
diffusione
delle
idee
rinascimentali
nei
territori
transalpini.
1503.
Giuliano
Della
Rovere
diventa
papa
con
il
nome
di
Giulio
II.
Si
affermerà
presto
come
uno
dei
pontefici
più
importanti
dell’epoca
rinascimentale,
mecenate
di
artisti
del
calibro
di
Michelangelo
e
Raffaello.
1505.
L’architetto
e
pittore
Bramante,
già
protagonista
del
Rinascimento
lombardo
assieme
a
Leonardo,
è
invitato
a
Roma
da
Giulio
II
per
progettare
la
modernizzazione
del
vecchio
impianto
della
basilica
di
San
Pietro.
1509.
Il
teologo
olandese
Erasmo
da
Rotterdam
pubblica
l’Elogio
della
follia,
testo
fondamentale
del
cosiddetto
“umanesimo
cristiano”,
movimento
diffuso
prevalentemente
nel
Nord
Europa
e
contraddistinto
dal
tentativo
di
conciliare
i
principi
dell’Umanesimo
con
quelli
cristiani.
1510.
Il
pittore
e
architetto
Raffaello
Sanzio
termina
uno
dei
suoi
molti
capolavori
realizzando
nella
Stanza
della
Segnatura
del
Vaticano
l’imponente
affresco
con
la
Scuola
di
Atene,
in
cui
sono
raffigurati
i
più
celebri
filosofi
e
matematici
dell’antichità
nel
contesto
di
un
edificio
classico
magistralmente
rappresentato
in
prospettiva.
1512.
Il
pittore,
scultore
e
architetto
Michelangelo
Buonarroti,
tra
i
massimi
protagonisti
di
tutto
il
Rinascimento,
completa
una
delle
sue
opere
più
celebri,
ovvero
il
ciclo
di
affreschi
sulla
volta
della
Cappella
Sistina.
1513.
Giovanni
di
Lorenzo
de’
Medici,
figlio
del
Magnifico,
diviene
papa
come
Leone
X.
Si
prodigherà
fin
da
subito
per
proseguire
la
politica
mecenatistica
di
Giulio
II.
Niccolò
Machiavelli,
politico
e
arguto
pensatore,
pubblica
Il
Principe,
un
trattato
in
cui
vengono
esposti
i
metodi
attraverso
i
quali
un
capo
politico
può
conquistare
il
potere
e
mantenerlo.
1515.
In
Francia
sale
sul
trono
Francesco
I di
Valois,
cultore
delle
lettere
e
dell’arte
che
contribuirà
a
creare
un
vivace
clima
culturale
arricchito
dalla
presenza
in
territorio
francese
di
molti
artisti
italiani
(su
tutti,
Leonardo
da
Vinci).
1516.
L’umanista
inglese
Thomas
More
pubblica
L’utopia,
storia
immaginaria
che
esprime
il
sogno
rinascimentale
di
una
società
pacifica
e
dominata
dall’arte
e
dalla
cultura.
1517.
Il
teologo
tedesco
Martin
Lutero
affigge
alle
porte
della
Cattedrale
di
Wittenberg
le
“95
tesi”
da
cui
scaturirà
l’avvio
della
riforma
protestante
(in
parte
influenzata
dal
pensiero
umanista).
1519.
Carlo
V
d’Asburgo
diviene
sovrano
del
Sacro
Romano
Impero,
un
area
così
estesa
che,
si
usava
dire,
il
sole
non
vi
tramontava
mai.
Il
condottiero
spagnolo
Hernán
Cortés
e i
suoi
conquistadores
sbarcano
sulle
coste
messicane,
dando
il
via
allo
sterminio
degli
indigeni
appartenenti
alla
popolazione
degli
Aztechi.
1527.
Un’orda
di
lanzichenecchi
(soldati
mercenari
assoldati
dall’Imperatore
del
Sacro
Romano
Impero
Germanico
Carlo
V
d’Asburgo)
penetrano
a
Roma
e la
saccheggiano
violentemente.
Per
molti
storici
il
sacco
di
Roma
simboleggia
il
definitivo
tramonto
del
Rinascimento.
1532.
Il
poeta
e
commediografo
Ludovico
Ariosto
pubblica
l’Orlando
furioso,
poema
cavalleresco
impregnato
di
spirito
umanista.
1543.
L’astronomo
polacco
Niccolò
Copernico
pubblica
il
De
Revolutionibus
orbium
coelestium,
trattato
nel
quale
illustra
quella
teoria
eliocentrica
secondo
cui
il
Sole
è al
centro
dell’universo.
1550.
Il
pittore
e
storico
dell’arte
Giorgio
Vasari
pubblica
Le
vite
de’
più
eccellenti
pittori,
scultori,
e
architettori,
opera
contenente
le
biografie
dei
maggiori
artisti
del
Rinascimento
italiano
in
cui
per
la
prima
volta
viene
utilizzata
la
parola
“Rinascita”
(da
cui
appunto
“Rinascimento”)
per
indicare
il
periodo
artistico
che
prese
le
mosse
dalle
intuizioni
di
Giotto.
1558.
Sale
sul
trono
inglese
la
regina
Elisabetta
I
(figlia
del
sovrano
Enrico
VIII),
sotto
la
quale
si
consumerà
l’età
dell’oro
della
storia
britannica,
contraddistinta
tra
l’altro
da
una
rilevante
fioritura
delle
arti
e
delle
lettere.
1563.
Termina
il
Concilio
di
Trento
(iniziato
nel
1545)
e
prende
il
via
la
controriforma
(in
opposizione
alla
riforma
protestante),
durante
la
quale
si
instaurerà
un
clima
di
rigidità
che
coinvolgerà
anche
la
cultura
e le
arti
figurative
segnando,
di
fatto,
la
fine
del
Rinascimento.