N. 45 - Settembre 2011
(LXXVI)
a proposito di Corea del Sud
fra tradizione, innovazione e i problemi di unificazione
di Giuseppe Cursio
La Corea del Sud è uno dei Paesi tecnologicamente più avanzati e una delle cosiddette «tigri asiatiche» dell’Asia Orientale per la sua notevole crescita economica. Rimane, però, il problema dell’unificazione nazionale poiché a tutt’oggi sembrano non esserci le condizioni necessarie per la rappacificazione con la Corea del Nord.
L’aeroporto
internazionale
di
Incheon
che
si
trova
nell’insenatura
naturale
a
ovest
della
capitale
Seoul,
-
teatro
dello
sbarco
delle
forze
anfibie
americane
al
comando
del
generale
americano
Douglas
MacArthur,
avvenuto
il
15
settembre
1950
durante
la
guerra
di
Corea
(1950-53)-,
è di
certo
il
simbolo
più
evidente
della
modernizzazione,
negli
ultimi
cinque
anni,
di
questo
Stato
conosciuto
anche
con
l’appellativo
di
«the
Land
of
the
Morning
Calm».
Si
tratta
di
una
immagine
assolutamente
positiva
che
viene
offerta
agli
stranieri
che
si
recano
in
un
Paese
per
cultura
ospitale.
Ad
esempio,
si
può
prendere
la
metropolitana,
il
cui
tratto
che
collega
l’aeroporto
alla
capitale
è
stato
ultimato
di
recente,
per
raggiungere
ogni
zona
della
città
(dong,
in
coreano).
La
stessa
pullula
di
coreani
di
qualsiasi
età
che
hanno
con
sé
telefonini
e
iPad
molto
sofisticati
della
Samsung
o
LG.
La
televisione
è
diventata
un
portatile
come
il
telefonino
o il
computer.
L’informatizzazione
dei
servizi
pubblici
è
inoltre
il
tratto
distintivo
della
società
coreana,
soprattutto
delle
università.
Rimangono,
comunque,
distinguibili
le
caratteristiche
della
cultura
e
dell’arte
della
Corea
del
Sud,
come
a
Kwanju,
-città
situata
nella
parte
sudorientale
della
Penisola
di
Corea
e
tristemente
nota
per
il
massacro
compiuto
dalle
forze
paramilitari
del
generale
Chun
Doo-hwan
(uno
dei
militari
del
periodo
dittatoriale)
nel
maggio
del
1980
quando
gli
studenti
erano
scesi
in
piazza
per
chiedere
maggiori
libertà
politiche-,
dove
emergono
in
tutto
il
loro
antico
splendore
alcuni
templi
buddisti
tra
cui
il
rinomato
Jeungsimsa
che
è
considerato
il
guardiano
del
Monte
Mudeung.
La
Corea
del
Sud
(o
Repubblica
di
Corea)
e la
Corea
del
Nord
(anche
Repubblica
Democratica
Popolare
di
Corea)
sono
divise
dal
1945
da
una
linea
di
demarcazione
territoriale
(Demilitarized
Zone)
che
corre
lungo
il
38°
parallelo
per
oltre
250
chilometri
(ed
è
larga
meno
di
4).
Inoltre,
mentre
la
Corea
del
Sud
è
uno
Stato
liberal-democratico,
la
Corea
del
Nord
è
uno
Stato
comunista
le
cui
redini
del
potere
sono
tenute
saldamente
da
Kim
Jong-il
o
«Caro
Leader»
che
nel
settembre
del
2010
ha
scelto
come
erede
il
suo
terzogenito
Kim
Jong-un.
Infine,
la
divaricazione
in
termini
di
ricchezza
economica
tra
le
due
Coree
è
molto
ampia.
Mentre,
infatti,
la
Corea
del
Sud
è
uno
Stato
capitalistico
integrato
pienamente
nell’economia
mondiale,
la
Corea
del
Nord
è
invece
un
Paese
sempre
più
isolato
sul
piano
internazionale
e il
cui
sistema
economico
centralmente
diretto
è la
causa
principale
del
divario
tra
gli
estremi
della
povertà
della
popolazione
e
l’agio
dell’èlite
militare
di
Pyongyang.
La
Corea
del
Sud
è,
dunque,
un
Paese
che
guarda
al
suo
futuro
tecnologico
nel
rispetto
della
tradizione
artistico-culturale.
Quanto
al
problema
dell’unificazione
nazionale,
esso
è un
dilemma
perché
il
divario
economico
con
la
Corea
del
Nord
continua
ad
aumentare,
oltre
che,
naturalmente,
per
le
manifeste
«ambizioni
nucleari»
del
regime
di
Pyongyang.