N. 70 - Ottobre 2013
(CI)
LA REGINA DELLe FIANDRe OCCIDENTALi
L’INCANTEVOLE BRUGES
di Christian Vannozzi
Contesa
a
lungo
dalla
Francia
fin
dai
tempi
dei
Capetingi,
la
contea
di
Fiandra
rappresenta
la
parte
settentrionale
di
quelli
che
originariamente
erano
i
domini
dei
franchi.
Il
territorio
si
estendeva
a
Occidente
da
Boulogne
alla
Zelanda
e a
est
vedeva
il
suo
confine
segnato
dal
fiume
Schelda.
Nel
1667
Luigi
XIV
espugnò
la
città
di
Lilla,
l’attuale
Lille,
che
faceva
parte
della
contea
annettendo
gran
parte
dei
territori
del
Sud,
occupando
le
città
di
Calais,
Boulogne,
Tourcoing
e
Dunkerque.
Nel
1830
segna
la
nascita
del
Belgio
come
Paese
autonomo
e
indipendente
dalla
Francia
che
fu
diviso
in 9
province
tra
cui
la
Fiandra
Orientale
con
capitale
Gand
e la
Fiandra
Orientale
con
capitale
Brugge.
Queste
due
province
insieme
rappresentano
una
minima
parte
della
Fiandra
storica
che
venne
annessa
parte
alla
Francia
e
parte
ai
Paesi
Bassi.
La
lingua
parlata
è il
fiammingo,
che
viene
parlato
solo
nel
Belgio
del
Nord,
mentre
nel
Belgio
del
Sud
si
parla
il
francese.
Precisiamo
che
il
fiammingo
non
è
una
lingua
vera
e
propria
ma
l’insieme
di
alcuni
dialetti
germanici
che
vengono
parlati
anche
nei
Paesi
Bassi
e
che
ufficialmente,
uniti
tutti
insieme
formato
il
neerlandese
che
è la
lingua
ufficiale
sia
delle
Fiandre
che
dei
Paesi
Bassi.
L’etichetta
di
fiammingo
è
dovuta
al
suggestivo
nome
che
veniva
dato
agli
artisti
provenienti
dal
Nord
Europa
e
precisamente
dal
Nord
delle
Fiandre.
Pittori
come
Ruben
e
Bruegel,
conosciuti
in
tutta
Europa
come
i
pittori
‘fiamminghi’,
resero
il
termine
celebre
e
identificarono
delle
genti
che
forse
non
hanno
mai
parlato
il
fiammingo
ma
che
vennero
conosciute
con
questo
appellativo.
I
stessi
dipinti
di
Ruben
dettero
l’idea
che
le
Fiandre
fossero
come
il
famoso
pittore
le
dipingeva,
ma
in
realtà
lo
scenario
che
si
poneva
davanti
ai
vari
visitatori
era
assai
diversa
dai
dipinti.
Gli
artisti
fiamminghi
puntavano
infatti
a
portare
all’estremo
le
caratteristiche
peculiari
delle
genti
delle
fiandre,
infatti
le
donne
delle
loro
opere
erano
tutte
robuste
e si
potevano
vedere
le
varie
cibarie
a
base
di
carne
di
maiale
e
patate
tipiche
di
quei
luoghi,
ma
dipinte
in
ogni
dove
proprio
a
indicare
il
carattere
peculiare
di
quelle
popolazioni.
La
città
di
Bruges,
capitale
delle
Fiandre
Occidentali,
è
attraversata
da
una
serie
di
canali
tutti
collegati
con
il
Mare
del
Nord.
Nel
XIV
e
nel
XV
secolo
la
libera
Repubblica
di
Brugge
era
il
principale
porto
fiammingo
del
Nord,
divenendo
quello
che
rappresentava
Venezia
nel
Mediterraneo.
I
sedimenti
portati
dal
fiume
Zwin
la
portarono
però
fuori
dalle
principali
via
commerciali
delle
varie
città
del
Nord,
condannando
nel
XVI
la
viva
città
a
una
lenta
decadenza
da
un
punto
di
vista
economico.
Solo
nel
1907
la
cittadina
delle
Fiandre
è
stata
ricollegata
al
Mare
del
Nord
con
la
costruzione
del
porto
di
Zeebrugge.
L’isolamento
che
dovette
subire
la
città
per
secoli
permise
la
conservazione,
in
ottimo
stato,
delle
architetture
rinascimentali
e
resero
la
città
un
vero
gioiello
tutto
da
scoprire.
Quando
si
passeggia
per
le
vie
di
Bruges
sembra
infatti
essere
tornati
nel
XV-XVI
secolo,
e
infatti
a
discapito
dell’importanza
commerciale
ormai
persa
la
città
è
divenuta
la
patria
delle
arti
nel
Nord,
meta
di
artisti
e di
architetti
appassionati
di
architettura
cinquecentesca.
Dalla
Piazza
del
Mercato
Markt,
si
possono
salire
i
366
gradini
del
Beffroi,
eretto
nel
1282
e
completato
nel
1482,
da
dove
poter
visitare
l’intera
città
dall’alto
e le
campane
del
Carillon.
Nell’altra
piazza
centrale,
Burg,
è
possibile
ammirare
lo
Stadhuis,
un
municipio
del
quattrocento
in
ottime
condizioni
e la
basilica
dedicata
allo
Heilig
Bloed,
il
Santo
Sangue,
costruita
su
due
piani,
romanica
la
parte
di
sotto
e
gotica
quella
di
sopra.
La
chiesa
rappresenta
il
più
bell’esempio
di
gotico
fiammingo
che
si
può
ammirare
nel
Nord
dell’Europa.
Nel
Groeninge
Museum
è
possibile
ammirare
tutti
i
dipinti
dei
vari
artisti
che
hanno
lavorato
nella
città
di
Bruges,
che
come
spiegato
precedentemente,
attirò
diversi
pittori
che
hanno
regalato
alla
città
delle
tele
di
indiscusso
valore.
Tra
i
tanti
maestri
annoveriamo
Hans
Memling,
Jan
van
Eych,
Hugo
van
der
Goes
e
Gerard
David.
Nel
Gruuthuse
Museum,
residenza
nobiliare
del
XV
secolo,
è
possibile
ammirare
raccolte
di
armi,
monete,
ceramiche
e
strumenti
musicali
del
XVI
e
XVII
secolo.
Assolutamente
da
non
perdere
è la
cattedrale
gotica
Onze
Lieve
Vrouwekerk,
Chiesa
di
Nostra
Signora,
che
ospita
varie
tombe
reali
e la
Madonna
col
Bambino
di
Michelangelo,
unica
opera
dell’artista
italiano
portata
fuori
dal
suo
Paese
quand’egli
era
ancora
in
vita.
Per
gli
amanti
del
pittore
Memling
non
si
può
non
visitare
il
Memling
Museum,
dove
c’è
la
più
imponente
collezione
delle
opere
dell’artista
fiammingo
che
attirato
appassionati
da
ogni
parte
del
mondo.
Il
Minnewater,
il
lago
d’amore,
è il
luogo
più
romantico
della
città,
che
la
rende
un
luogo
incantevole
per
week
end
romantici
o
anniversari
di
matrimonio.
Ultimi,
ma
non
per
importanza,
sono
i
mulini
a
vento
nella
zona
est
della
città,
che
si
possono
visitare
all’interno
come
se
fossero
dei
veri
e
propri
musei.