N. 2 - Febbraio 2008
(XXXIII)
Barack Obama
il "nuovo kennedy"
di Stefano De Luca
“Sarebbe un presidente come mio padre”.
Caroline Kennedy, figlia del presidente degli
Stati Uniti assassinato a Dallas, ha così paragonato il
senatore Barack Obama al padre John
Fitzgerald Kennedy per la sua capacità di entusiasmare e
mobilitare i giovani americani.
Il New York Times ha pubblicato il 27 gennaio un
articolo, firmato della figlia di JFK, dal titolo
inequivocabile, "Un presidente come mio madre".
Caroline,
paragonando a suo padre il senatore dell'Illinois che
sta affrontando le primarie del Partito Democratico per
la candidatura alla presidenza statunitense, ha voluto
esaltare la sua capacità di parlare scaldando i cuori di
chi ascolta e di riaccendere la speranza nel popolo dei
democratici.
foto tratta
da
www.fbcomunicazione.it
"Non ho mai avuto nella mia vita - ha detto
Caroline nell'articolo - un presidente capace di
ispirarmi nello stesso modo in cui la gente mi dice di
essere stata ispirata a suo tempo da mio padre Ma
adesso, per la prima volta, credo di aver trovato l'uomo
che potrebbe essere quel presidente non solo per me, ma
per una nuova generazione di americani".
"Per anni sono stata profondamente colpita dalle
persone che mi dicevano di sperare di ritrovare la
fiducia per il futuro dell'America nello stesso modo che
era loro accaduto quando mio padre era presidente.
Questo desiderio - ha affermato la figlia di JFK -
è ancora più profondo oggi. Questo è il motivo per cui
intendo dare il mio sostegno al candidato democratico
alla presidenza Barack Obama".
"A volte occorre un po' di tempo prima di capire che
qualcuno possiede la speciale abilità di farci credere
in noi stessi, di legare questa fiducia ai nostri più
alti ideali e di immaginare che tutti insieme possiamo
raggiungere grandi traguardi. In questi rari momenti,
quando una persona del genere si fa avanti, bisogna
mettere da parte tutto il resto e cercare di raggiungere
questa meta indicata, che non ci appare oggi più
impossibile. Come genitori abbiamo la
responsabilità di aiutare i nostri figli a credere in
loro stessi e nella loro capacità di plasmare il futuro.
Il senatore Obama - ha concluso Caroline Kennedy -
sta ispirando i miei figli, i nipotini dei miei
genitori, con questo senso di possibilità".
La presa di
posizione di Caroline è stata il preludio all'appoggio
della famiglia Kennedy alla corsa del senatore
dell'Illinois alla casa Bianca.
"Obama è un vero leader,
che ha la capacità di ispirare coloro che ancora credono
nel sogno americano. Sento aria di cambiamento nell'aria".
Con queste parole un emozionato Ted Kennedy,
senatore membro di spicco della dinastia politica più
famosa d'America e esponente di primo piano del Partito
Democratico, ha dichiarato apertamente il suo supporto
alla candidatura di Barack Obama.
Un
sostegno importante non solo da un punto di vista
simbolico ma anche per l'influenza di Ted all'interno
dell'establishment democratico e per l'aiuto che può
dare nella raccolta dei fondi.
Il sostegno dei Kennedy era stato attivamente
corteggiato da tutti i candidati democratici. Ted aveva
detto più volte di essere indeciso a causa dei suoi
ottimi rapporti personali con i Clinton: il sostegno
dato a Obama, per questo, può essere considerato una
svolta per la corsa alla Presidenza statunitense e non è
un caso se, pochi giorni dopo, è cominciata a circolare
la voce sempre più insistente di un accordo tra Hilary
Clinton e Obama per presentarsi in un ticket alle
prossime elezioni presidenziali.
Dopo i due
mandati consecutivi di George W. Bush, Obama è riuscito
finalmente a far ritrovare il sorriso al popolo
dei democratici americani, certi di aver finalmente
trovato il nuovo Kennedy.
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