.

home

 

progetto

 

redazione

 

contatti

 

quaderni

 

gbeditoria


.

[ISSN 1974-028X]


RUBRICHE


attualità

.

ambiente

.

arte

.

filosofia & religione

.

storia & sport

.

turismo storico



 

PERIODI


contemporanea

.

moderna

.

medievale

.

antica



 

EXTEMPORANEA


cinema

.

documenti

.

multimedia



 

ARCHIVIO


.

storia & sport


N. 78 - Giugno 2014 (CIX)

Anna Kurnikova
QUANDO LA Bellezza è perdente

di Francesco Agostini

 

Anna Kurnikova, tennista venuta alla ribalta tra la fine degli anni ’90 e l’inizio del 2000, è passata alla storia più per la sua sfolgorante bellezza, che per il suo tennis.

 

Lunghi capelli biondi, un viso dolce dai tratti tipici dell’est e un fisico tonico ne hanno fatto in pochi anni un’icona mondiale, apparsa sui più svariati tabloid di moda e gossip, tant’è vero che in pochi anni l’universo della vita mondana la assorbirà completamente, non lasciandole più il tempo per pensare ad altro.

 

La Kurnikova però, prima di essere una star, è stata una giocatrice di tennis di buon livello. Alcuni sostengono che sia stata solo un’atleta modesta, poco più che sopra la media, e che tutta la fama che ha saputo conquistarsi sia stata solo frutto della sua bellezza.

 

Vero, ma solo parzialmente. Anna Kurnikova è stata un’ottima giocatrice e nel corso della sua brevissima carriera ha raggiunto anche il numero otto del ranking mondiale, non scendendo mai oltre la quindicesima posizione. In più, in doppio, ha vinto per ben due volte un torneo del grande slam come l’Australian Open, prima nel 1999 e poi nel 2002, sul cemento.

 

In ogni caso però, per l’enorme successo acquisito, le vittorie sono state comunque troppo poche. In singolare la Kurnikova non ha mai portato a casa un solo torneo e tutte le volte che è arrivata in finale, sempre su campi minori, ha perso.

 

 Il suo approccio al tennis era né più né meno che quello tipico degli anni ’90, quelli della generazione post serve and volley: dunque gioco da fondo molto aggressivo, rovescio bimane e regolarità (sbagliare il meno possibile) al primo posto.

 

La sua carriera è stata brevissima: nel 2003, a soli ventidue anni, la bella russa si ritirò per una serie di problemi alla schiena che la tormentavano da anni.

 

Anna Kurnikova ha comunque dalla sua un fatto: ha sempre saputo far parlare di sé, in un modo o nell’altro. L’ossessione dei fan nei suoi confronti è stata talmente grande che il suo nome è a tutt’oggi uno dei più cliccati su internet, il più delle volte storpiato in Kournikova, a causa di un’errata traduzione dal russo in inglese.

 

La sua storia d’amore con il cantante Enrique Iglesias dura ormai dal 2001 e in tutti questi anni non ha mai smesso di essere presente nelle copertine dei giornali; non solo, Anna è apparsa anche nel videoclip della canzone “Escape” del suo fidanzato. Tutto ciò, ovviamente, non ha fatto altro che aumentare la sua popolarità.

 

Oltre a ciò, Kournikova è stata protagonista di calendari, set fotografici per costumi da bagno e molto altro, rendendola una vera e propria icona del tennis. Ciliegina sulla torta, è stata inserita dalla prestigiosa rivista People come una delle cinquanta atlete più belle di sempre.

 

Alla sua bellezza però deve anche la brutta nomea di atleta bella ma perdente: una che, per dirla con parole povere, forse non sarebbe stata famosa se non fosse stata così attraente. Tra le varie colleghe che al giorno d’oggi dominano le classifiche WTP si è espressa in maniera simpatica e allo stesso tempo pungente, Maria Sharapova.

 

La Sharapova, anch’essa russa, bionda e bellissima, accostata alla Kurnikova per le evidenti somiglianze fisiche ha chiosato in questo modo: “Non sono la nuova Kurnikova. Io voglio vincere le partite!”.



 

 

COLLABORA


scrivi per InStoria



 

EDITORIA


GBe edita e pubblica:

.

- Archeologia e Storia

.

- Architettura

.

- Edizioni d’Arte

.

- Libri fotografici

.

- Poesia

.

- Ristampe Anastatiche

.

- Saggi inediti

.

catalogo

.

pubblica con noi



 

links


 

pubblicità


 

InStoria.it

 


by FreeFind

 

 


[REGISTRAZIONE AL TRIBUNALE CIVILE DI ROMA N° 577/2007 DEL 21 DICEMBRE]


 

.