N. 129 - Settembre 2018
(CLX)
Cristianesimo e mitraismo
due
facce
della
stessa
medaglia
di
Federico
Simonetti
“Se
il
Cristianesimo
fosse
abortito
per
qualsiasi
motivo
o
fosse
morto
di
un
male
incurabile,
il
mondo
sarebbe
mitraico”.
E.
Renan
C’è
chi
afferma
che
il
mitraismo
perse,
di
un
soffio,
la
battaglia
con
il
cristianesimo,
ma
per
quale
motivo
vengono
accostati due
culti
apparentemente
così
lontani
come
il
Cristianesimo
e il
mitraismo,
peraltro
quest’
ultimo
considerato
pagano?
La
risposta
la
troviamo
in
diverse
e
sorprendenti
analogie.
Due
culti
così
distanti
eppure
così
uniti.
L’origine
del
mitraismo
è
avvolta
nel
mistero.
Con
molta
probabilità
il
culto
di
“Mithra”
nacque
in
Persia
ma
iniziò
a
diffondersi
tra
i
romani
verso
il I
secolo
a.C.,
grazie
ai
legionari
che
tornavano
dalle
campagne
romane
in
Oriente(pare
che
il
punto
di
contatto
sia
avvenuto
proprio
in
Asia
minore).
Per
questo
motivo
era
molto
diffuso
tra
i
militari
ma
anche
tra
gli
imperatori.
Sulla
nascita
e la
genesi
di
Mithra
(Dio
del
mitraismo,
abbiamo
diverse
versioni,
lasciate
in
eredità
dagli
scritti
e
dai
frammenti
provenienti
dall’
Oriente,
dai
persiani
e
dai
cosiddetti
“papiri
magici”,
manoscritti
che
riguardavano
diversi
riti
e
religioni
anche
segrete
e
allineati,
per
quanto
riguarda
il
Cristianesimo,
con
la
realtà
descritta
dai
Vangeli
apocrifi(non
canonici).
Secondo
il
mito,
Mithra
sarebbe
nato
da
una
roccia
“vergine”,
la “
petra
genetrix”,
ma
secondo
un’altra
versione
dello
stesso
a
generare
Mithra
sarebbe
stata
una
donna
vergine.
Entrambe
le
versioni
concordano
sul
fatto
che
la
divinità
si
sarebbe
lasciata
alle
spalle
una
grotta,
anche
se
nel
primo
caso
la
grotta
si
sarebbe
creata
dalla
pietra
mentre
nel
secondo
caso
sarebbe
stato
il
giacinto
in
cui
la
vergine
diede
alla
luce
il
Dio(da
notare
subito
come
questo
punto
si
accordi
perfettamente
con
la
narrazione
fornita
dal
Vangelo
di
Matteo
che
fa
risalire
il
luogo
della
nascita
di
Gesù
a
una
grotta).
Possiamo
già
notare
tout
court
due
elementi
di
estrema
somiglianza,
per
così
dire:
il
tema
della
grotta
e
quello
della
verginità
(in
un
caso
addirittura
identico
al
pensiero
del
Cristianesimo).
Coincidenze?
Forse,
ma
le
somiglianze
non
si
fermano
certo
qui.
1.
La
nascita:
Mithra
alla
nascita
sarebbe
stato
circondato
da
due
pastori
che
avrebbero
assistito
alla
nascita
e
avrebbero
anche
consegnato
a
lui
dei
doni,
secondo
alcune
interpretazioni
consistenti
proprio
in
oro
e
incenso.
La
similitudine
con
i il
Cristianesimo
e i
pastori
che
sono
i
primi
ad
accorgersi
e
dare
l’annuncio
della
nascita
di
Gesù
è
evidente
e il
fatto
che
nel
Cristianesimo,
a
differenza
del
mitraismo,
i
pastori
non
assistano
attivamente
al
parto
è, a
mio
avviso,
del
tutto
irrilevante
rispetto
ai
punti
in
comune.
Mithra
è
raffigurato
spesso
insieme
ai
due
pastori.
Come
se
non
bastasse
il
giorno
della
nascita
di
Mithra
e
delle
conseguenti
ricorrenze
celebrate
dagli
adepti
è
proprio
il
25
dicembre.
2.
Comunione,
organizzazione
e
riti:
La
sera
prima
di
sconfiggere
il
toro(tauroctonia)
al
fine
di
portare
la
pace
nel
mondo,
secondo
il
credo
mitraico
Mithra
avrebbe
condiviso
un
ultima
cena
con
i
suoi
adepti,
a
base
di
pane
e
vino.
I
seguaci
del
mitraismo
infatti
si
ritrovavano
per
commemorare
questo
evento
condividendo
pane
e
vino.
Una
celebrazione
simile
alla
messa
cristiana
veniva
effettuata
tutti
i
giorni
ma
la
domenica
era
considerato
il
giorno
più
importante,
il
giorno
della
festa(
il
dies
solis,
in
seguito
ne
vedremmo
il
significato
in
maniera
più
dettagliata).
Il
sacerdote
pronunciava
formule
sul
pane
e
sul
vino,
momento
solenne
in
cui
si
faceva
squillare
una
campanella
per
rimarcarne
l’
importanza
e si
intonavano
canti
accompagnati
dalla
musica.
La
comunità
mitraica
era
strutturata
in
modo
strettamente
gerarchico,
con
a
capo
una
persona
chiamata
Pater
Patrum,
leggi
Papa,
ossia
il “Padre
dei
Padri”.
Inoltre
i
sacerdoti
si
chiamavano
padri
e i
fedeli
fratelli.
I
Sacramenti
dispensati
dai
sacerdoti
mitrei
erano
7,
proprio
come
nel
Cristianesimo
e
nel
Cattolicesimo,
ed
il
culto
prevedeva
un
Battesimo,
una
Cresima
ed
una
Comunione.
Le
ostie
della
comunione
venivano
contrassegnate
con
una
Croce.
Inutile
ribadire
che
le
analogie
con
il
Cristianesimo
per
quanto
riguarda
tutto
ciò
sono
strabilianti.
3.
Il
“Sol
invictus”
e la
“Militia
Christi”:
La
nascita
del
“Sol
invictus”(
Il
Dio
sole
invitto),
cioè
di
Mithra,
come
abbiamo
visto
avvenuta
il
25
dicembre
e
festeggiata
dai
mitrei
in
quella
data,
venne
fatta
coincidere
con
il “Natale”
cristiano
dall’
imperatore
Costantino
che
ne
ufficializzò
il
festeggiamento
e ne
sancì
la
ricorrenza
cristiana
nel
330.
Gli
adoratori
di
Mithra,
dunque,
celebravano
anche
la
festa
del
Sole,
che
si
era
incorporato
nel
Dio.
Qui
l’elemento
di
analogia
con
il
Cristianesimo
è
davvero
sconcertante:
Clemente
di
Alessandria
infatti
descrive
Gesù
alla
guida
del
carro
del
sole
attraverso
il
cielo,
ed
un
mosaico
del
quarto
secolo,
in
Vaticano,
lo
mostra
sul
carro
del
sole
mentre
ascende
al
cielo.
Su
alcune
monete
del
quarto
secolo
inoltre
lo
stendardo
cristiano
riporta
la
scritta
“Sol
Invictus”.
Una
larga
parte
della
popolazione
romana
pensava
che
il
Cristianesimo
e il
culto
del
sole
mitraico
fossero
connessi,
se
non
esattamente
la
stessa
cosa.
Anche
dopo
l’abolizione
del
paganesimo
i
romani
proseguirono
a
venerare
tutti
e
due,
sia
Cristo
che
il
sole.
Nel
460
papa
Leone
il
Grande
scriveva:
“…
molti
cristiani,
prima
di
entrare
nella
basilica
di
San
Pietro,
si
rivolgono
verso
il
sole
e si
inchinano
in
suo
onore.”
Del
resto
il
vescovo
di
Troy
continuò
a
professare
apertamente
il
culto
del
sole
anche
durante
il
suo
episcopato.
Ancora
oggi
il
simbolo
del
Sole
è
universalmente
presente
in
molte
Chiese
ed
oggetti
di
culto
cristiani,
anche
nella
cattedra
di
San
Pietro
in
Vaticano.
Per
quanto
riguarda
invece
il
discorso
relativo
alla
“Militia
Christi”
abbiamo
visto
come
il
mitraismo
fosse
un
culto
originario
e
precipuo
di
soldati
e
militari.
È
doverosa
però
una
precisazione
sul
punto:
non
è
che
il
mitraismo
fosse
appannaggio
dei
militari,
anzi,
nei
numeri
appare
addirittura
in
linea
con
il
cristianesimo
e di
conseguenza
molto
diffuso.
Vale
però
il
discorso
inverso,
ossia
il
fatto
che
la
stragrande
maggioranza
dei
combattenti
romani
fosse
fedele
al
mitraismo.
Le
milizie
romane
erano
quasi
tutte
mitree,
ed è
pertanto
curioso
in
questo
senso
l’accostamento
del
cristianesimo
a
concetti
e
termini
quali
la “milizia
di
Cristo”
e
l’“esercito
del
Signore”,
nonché
la
costituzione
di
ordini
di
monaci
guerrieri
al
fine
di
difendere
con
le
armi
l’
ortodossia
contro
gli
infedeli.
Assumono
particolare
rilievo
le
crociate
e l’
istituzione
della
“Santa
Inquisizione”.
Tutti
questi
elementi
fanno
emergere
il
sospetto
che
possa
esservi
stata
un’
influenza
di
pratiche
e
aspetti
militari
caratteristici
dei
soldati
e
dei
relativi
culti,
confluiti
poi
nel
Cristianesimo.
4.
Prospettiva
escatologica
e
immortalità:
Gli
adepti
di
Mithra
credevano
nell’
immortalità
dell’
anima
e
nella
fine
del
mondo.
Secondo
il
mitraismo,
Mithra
avrebbe
compiuto
l’
atto
eroico
di
uccidere
il
toro
per
portare
la
pace
nel
mondo
e
sarebbe
poi
asceso
al
cielo.
Qui
il
Cristianesimo
si
discosta
un
po’
dal
culto
pagano,
in
quanto
Gesù
Cristo
non
muore
per
portare
semplicemente
la
pace
nel
mondo
ma
per
redimere
l’
umanità
e
non
uccide
nessun
toro,
anche
se
sulla
concezione
dell’
immortalità
dell’
anima
e
sulla
prospettiva
inerente
l’
apocalissi
possiamo
trovare
un
accostamento.
In
definitiva
non
possiamo
fare
a
meno
di
notare
che
gli
elementi
di
somiglianza
tra
i
due
culti
sono
numerosi
e,
per
certi
versi,
estremamente
puntuali.
Il
fatto
poi
che
numerose
Chiese
romane
e
tedesche
sorgano
proprio
su
quelli
che
un
tempo
furono
tempi
mitrei,
alcuni
visibili
e
visitabili
oggi,
accende
ulteriormente
il
mistero
e fa
emergere
il
sospetto.
Forse
il
cristianesimo
ha
voluto
cancellare
le
tracce
del
mitraismo
da
un
lato
per
inglobarlo,
quasi
fagocitarlo,
facendone
propri
alcuni
elementi
dall’altro?
La
spiegazione
potrebbe
venire
proprio
dalle
monete
che
Costantino
(sì,
proprio
il
grande
Costantino,
il
Cristiano
per
antonomasia!)
fece
coniare
nel
320
d.c.,
con
simboli
cristiani
su
un
lato
e
mitraici
sull’altro.
Possibile
che
Cristo
e
Mitra
fossero
davvero
due
facce
della
stessa
medaglia?