N. 17 - Maggio 2009
(XLVIII)
ALEISTER
CROWLEY
L’uomo che unì
in sé tre gradi
supremi dell’essere
Thelemita
di Laura Novak
Boleskine House è immersa nel verde iridescente
della Scozia, sulla riva di un lago misterioso e mitico,
Lock Ness.
La
villa, dall’architettura tradizionale anglosassone,
estesa lungo un unico piano, è ormai leggendaria.
Nel
1899 Boleskine House fu acquistata da Aleister
Crowley, probabilmente uno dei più grandi alchimisti e
padre fondatore del moderno occultismo.
L’acquisto compiuto per un’ingente somma di denaro, era
dettato da precise esigenze rituali.
La
villa aveva, infatti, la struttura perfetta che secondo
il Libro della Sacra Magia
di Abramelin il Mago
avrebbe permesso di compiere a
Crowley, in un’ala interamente adibita a tempio, i
rituali per le Operazioni di Abramelin.
Aleister Crowley, nato in Inghilterra nel 1875 da una famiglia di
cristiani evangelici integralisti, iniziò la sua
indipendenza dalla famiglia d’origine, ottusa e chiusa,
studiando filosofia al Trinity College
dell’Università di Cambridge.
Durante i tre anni di permanenza a Cambridge il giovane Aleister fu
iniziato a pratiche occulte e mistiche, distaccandosi
notevolmente dalla visione della vita religiosa e
puritana, che gli era stata imposta da bambino.
è
proprio a Cambridge che Crowley intrecciò conoscenze con poeti,
artisti, letterati e filosofi, molti dei quali dediti
alla pratica magica ed alchemica.
Iscrittosi successivamente all’Università, entrò a far parte dell’Ordine
Ermetico dell’Alba Dorata, insieme a Julian J. Baker
e Samuel Liddell MacGregor Mathers, famoso fondatore
dell’Ordine che a tutt’oggi ha numerose diramazioni in
aggregazioni dedite alla magia nera.
Negli anni della maturità crowley, abbandonò l’Ordine dell’Alba, in
seguito ad una sua scissione interna, convinto di dover
lui stesso essere fondatore di qualcosa di realmente
nuovo ed illuminante.
Dedicò i primi anni del ‘900 a viaggiare e conoscere: dal Messico,
dove iniziò ad usare nei suoi rituali, miscelati con
riti iniziatici antichi del luogo, la parola
abracadabra; fino a Il Cairo, dove fondò una nuova
religione, chiamata Thelema che, secondo pratiche ed
evocazioni articolate, doveva permettere agli adepti di
entrare in contatto con le supreme divinità egizie.
Lui stesso, come riporta in numerosi appunti di diari autografi,
seguendo istruzioni di antiche scritture egizie, entrò
in trance, sotto la guida della moglie Rose Edith Kelly,
per poi mettersi in contatto sovrannaturale con il dio
egizio Horus.
Negli anni numerose sono state le opere da lui pubblicate, non
senza difficoltà e ostruzionismo dalle case editrici.
Il libro giovanile The Equinox, era un’acerba, ma accurata
presentazione dei primi rituali occulti da lui
conosciuti attraverso l’appartenenza all’Ordine
dell’Alba.
Il libro presentava inoltre aspre critiche agli oppositori
all’Ordine e soprattutto alla tradizionale scuola del
misticismo antico, avversa alle nuove pratiche
sperimentate dalla moderna magia nera.
Nel 1907, con la fondazione di un suo nuovo ordine di nome
Argenteum Astrum (A:.A:.) diede inizio alla stesura
di un’opera monumentale, The
Holy books of Thelema.
Nel
1919 crowley fu costretto a vendere Boleskine House,
per esigenze di denaro.
La
villa però rimase nella storia come la sua più autentica
dimora, dove Crowley maturò, sperimentò e condusse, in
tutti i suoi più torbidi aspetti, la sua vita
d’occultista ambiguo e criptico, che lo rese famoso.
Ancora oggi i Thelemiti crowleyani, sparsi ovunque nel
mondo, considerano il luogo alla stregua della Mecca per
gli islamici.
Ognuno di loro, almeno una volta nella vita, deve
compiere un pellegrinaggio presso Boleskine House,
assaporandone l’aria e l’atmosfera inquietante.
Dopo
la vendita di Boleskine, Crowley decise che, come ogni
ordine religioso, anche Thelema avrebbe dovuto avere il
suo luogo di culto.
Arrivò quindi in Italia, esattamente in Sicilia, a
Cefalù. Qui, nel cuore dell’Italia tradizionale e
bigotta, sicuramente avversa alle stranezze di
comportamento di Aleister, fondò la leggendaria Abbazia
di Thelema.
Il
tempio consisteva in realtà nell’abitazione piuttosto
semplice dove lui soggiornava, nella località di Santa
Barbara, dove i suoi seguaci avrebbero trovato rifugio
in ogni tempo.
La
casa, frequentata da uomini eccentrici da ogni punto di
vista, fu soprannominata la Casa della Bestia, con
elementari riferimenti a Satana.
Lo
stesso Crowley amava autodefinirsi La Grande Bestia,
ironizzando sulla valenza mefistofelica che veniva data
dal “popolo” alla sua figura ed alla sua attività così
misteriosa.
Con
l’avvento del fascismo però Crowley dovette lasciare in
tempi rapidi il bel paese per trovare nuova dimora nella
fatiscente e malinconica Lisbona.
Famoso il suo incontro con Fernando Pessoa, scrittore
dalla passione smodata per occultismo e oroscopi.
Sembra, infatti, che in un intreccio goliardico di
situazioni, dopo il loro incontro molto familiare e di
sintonia, Pessoa e Crowley organizzarono una falsa
scomparsa di quest’ultimo.
Pessoa, l’ultimo ad averlo visto, fu a lungo interrogato
dalla polizia, allarmata per l’incredibile sparizione di
un personaggio tanto scomodo, rischiando perfino la
galera.
Crowley riapparve a Londra dopo qualche giorno, senza
che nessuno lo avesse notato nel viaggio da Lisbona a
Londra.
La
dimostrazione della possibilità di sparire e di celarsi
la mondo.
Con
lo scoppio della seconda guerra mondiale, la sua vita
prese svariate pieghe.
Allontanato dalla Germania, dove il regime nazista
cercava di schiacciare tutti i movimenti indipendenti
dal partito, comprese le organizzazioni di maghi e
occultisti, Crowley tornò in Inghilterra, dove visse i
suoi ultimi anni prima della morte, avvenuta a Hastings
nel 1947 per un’infezione respiratoria. Aveva 72 anni.
Nel
mondo dell’occulto del nostro secolo Aleister Crowley è
considerato un’autorità eccelsa.
Spesso accostato ingiustamente a pratiche sataniche,
riuscì a divulgare le sue opere contenenti simboli e
linguaggio esoterico persino sulla stampa, con la
pubblicazione di alcuni stralci di The Equinox.
Scandalosamente prosaico anche nelle attività sessuali,
dedito alla bisessualità, ad orgie mistiche, magia
sexualis e comportamenti pubblicamente osceni, divenne
con il tempo una personalità influente per tutta la
cultura underground, dalla musica alla letteratura, fino
al cinema.
La
sua stessa dimora Boleskine House fu acquistata
nei primi anni ‘70 dal leggendario chitarrista dei Led
Zeppelin, Jimmy Page, affascinato dalla figura di
Crowley e famoso collezionista di oggetti a lui
appartenuti.
Secondo leggende metropolitane, parte dei brani
contenuti nell’album Led Zeppelin III, se sentiti
al contrario, richiamerebbero frasi simbolo della
religione Thelemita.
Celebrato nelle canzoni di Ozzy Osborne, subito dopo la
scissione dei Black Sabbath, citato dai Beatles, da
David Bowie, da Mick Jagger, dai Klaxons, è stato
simbolo e divinità anche di numerosi ordini musicali
mistici, creati da esponenti influenti della musica
psichedelica, come Genesis P- Orridge, uomo androgino ed
in evoluzione transgender che ha fondato nel 1981 del
T.O.P.Y., Tempio Della Gioventù Psichica.
Ma
non è sola la musica ad aver subito il fascino di
Crowley.
Dai
fumetti di Alan Moore (V per Vendetta) fino a
Martin Mystere e al serial tv X Files,
telefilm cult degli anni ‘90, Aleister Crowley continua
ad essere ispirazione.
Non
tutti inoltre sanno che lo stesso fondatore di
Scientology, Lafayette Ronald Hubbard, è stato
membro thelemita.
Un’ombra lunga, pesante, oscura ed importante è stata
dettata da Crowley nella cultura magica moderna.
Nessuno aveva fatto tanto, nemmeno Il Conte di
Cagliostro.
Ragionando quindi nell’ottica di questa influenza
profonda e ad ampio raggio, si riesce a comprendere
quanto il mistero di pratiche sconosciute ed aeree,
senza la minima corrispondenza con la realtà, siano
oppio per i popoli moderni, così come, secondo Marx, lo
era la religione.
Anche
per colei che ne sta scrivendo. |