N. 100 - Aprile 2016
(CXXXI)
PRIMA DEI PERSIANI, PRIMA DI ALESSANDRO
BREVE RASSEGNA SUGLI ANTICHI POPOLI DELLE TERRE D’ASIA - PARTE Ii
di Federica Campanelli
Gandhari
Il
regno
di
Gandhara,
situato
tra
gli
odierni
Pakistan
e
Afghanistan,
a
nord-ovest
dell’India,
è
stato
uno
dei
territori
più
praticati
dell’Asia
antica,
crocevia
di
culture,
popoli
e
rotte
commerciali.
Il
regno
propriamente
detto
sorse
nell’XI
secolo
a.C,
tuttavia
in
quest’area,
già
a
partire
dal
1600
a.C.,
era
presente
la
cultura
protostorica
dello
Swat
o
“delle
tombe
del
Gandhara”,
sviluppatasi
presso
i
fiumi
Swat,
Dir,
Taxila
e
Gomal,
e
rappresentata
da
numerosi
manufatti
rinvenuti
in
varie
aree
di
sepoltura.
Il
regno,
la
cui
capitale
fu
Purushapura,
l’attuale
città
pakistana
di
Peshawar,
fu
conquistato
dai
Persiani
di
Ciro
il
Grande
nel
VI
secolo
a.C.,
ma
sarà
sotto
il
dominio
dei
kusana
che,
tra
il I
e il
II
secolo
a.C.,
si
sviluppò
notevolmente,
portando
alla
nascita
della
cosiddetta
arte
del
Gandhara,
celebre
per
l’iconografia
del
Buddha.
Ioni
Il
popolo
degli
Ioni
si
stanziò,
sin
dalla
fine
del
II
millennio
a.C.,
lungo
l’area
sud-occidentale
dell’odierna
Turchia
e
sulle
maggiori
isole
egee
antistanti
la
costa.
Diedero
vita
alla
Lega
Ionia,
una
federazione
di
dodici
città
dell’Asia
Minore
tra
cui
spiccavano
Mileto,
Efeso,
Chio
e
Samo.
Nell’VIII
secolo
fondarono
alcune
celebri
colonie
nell’Italia
meridionale
e in
Sicilia,
tra
cui
Pithecusa
sull’isola
di
Ischia
nel
775
a.C.,
Zancle
(Messina)
nel
757
a.C.
e
Naxos
(Giardini
Naxos)
nel
735
a.C.
Nel
VII
secolo
a.C.
le
città
ioniche
si
scontrarono
con
i
vicini
Lidi,
dai
quali
furono
poi
conquistati
durante
il
regno
di
Creso
(560-546
a.C.);
quest’ultimo
venne
successivamente
sconfitto
– e
pare
condotto
al
suicidio
– da
Ciro
il
Grande.
Medi
Presenti
nel
territorio
iraniano
già
dal
IX
secolo
a.C.,
i
Medi
(d’origine
seminomade)
seppero
dar
vita
a un
regno
che
al
suo
culmine
giunse
a
occupare
gran
parte
dell’Iran
centro-occidentale.
L’Impero
Medo
fu a
lungo
impegnato
in
sanguinose
lotte
contro
gli
Sciti,
di
sangue
iranico,
a
cui
furono
sottomessi
fino
al
625
a.C.
allorquando
riconquistarono
l’indipendenza
con
il
re
medo
Ciassare,
e
poco
dopo
contro
i
vicini
Assiri,
ai
quali
strapparono
la
città
di
Ninive
nel
612
a.C.
(grazie
anche
a
un’alleanza
con
i
Babilonesi).
La
vastità
e
l’eterogeneità
dell’Impero
Medo
si
rivelarono,
in
breve,
controproducenti:
nel
V
secolo
a.C.
il
sovrano
medo
Astiage
non
fu
infatti
capace
di
fronteggiare
efficacemente
le
incursioni
dei
Persiani
di
Ciro
il
Grande,
di
cui
era
oltretutto
nonno
materno.
I
Persiani,
infine,
nel
550
a.C.,
espugnarono
l’intero
territorio
medo.
Sogdiani
Stanziati
nell’omonima
regione
storica
centro-asiatica
(corrispondente
a
gran
parte
dell’Uzbekistan
e
del
Tagikistan)
dalla
metà
del
I
millennio
a.C.,
il
popolo
dei
Sogdiani,
di
lingua
indoeuropea,
realizzarono
importanti
centri
urbani
tra
i
quali
si
menziona
Afrasiab,
l’odierna
Samarcanda,
importante
al
centro
delle
principali
rotte
commerciali
tra
Oriente
e
Occidente.
Divenne
parte
dell’Impero
Achemenide
nel
VI
secolo
a.C.,
e
tale
rimase
fino
al
IV
secolo
a.C.
quando
venne
presa
da
Alessandro
Magno.