N. 9 - Febbraio 2006
ITALIA ANTIQUA
IV, Lombardia
di
Antonio Montesanti
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In
antico non vi era modo d’identificare il territorio
lombardo neanche come entità onomastica differente da
quella attuale, né come entità subregionale o come
relitto topografico.
Anche se all’interno del territorio lombardo vi siano
delle testimonianze di presenza umana sin dal
Paleolitico superiore, un ruolo fondamentale viene
detenuto da quest’area, compresa tra i fiumi Ticino,
Po e Lago di Garda, nel momento in cui viene
individuata l’area a nord del Po come area di
passaggio e di scambio, con un’infittirsi, nell’ Età
del Bronzo delle presenze umane che spesso prendono
posizione lungo i grandi fiumi o le rive dei laghi di
cui la regione è ricchissima con l’impiantamento di
comunità stabili palafitticole. Piuttosto isolato e
discendente del fenomeno precedente di
insediamentalizzazione è la presenza delle eccezionali
incisioni rupestri della Valcamonica dell’Età del
Ferro, che conducono all’evidenza di una civiltà
altamente sviluppata, padrona del territorio e
cronologicamente continua.
Dalle testimonianze storiche, archeologiche,
topografiche e annalistiche è stato possibile
ritenere, fondatamente, che gli Etruschi riuscirono
per un periodo piuttosto limitato ad avere una sorta
di controllo su questa parte della Pianura Padana.
A
tale proposito ancora oggi è dibattuto il problema
sull’ubicazione del centro Etrusco di Melpum
citato da Plinio che alcuni vedono nella stessa
Milano, mentre altri nella vicina Melzo.
L’arretramento etrusco coincide chiaramente con
l’invasione d’oltralpe di gruppi celti ben
organizzati, a scaglioni e per tribù tra il V e il IV
secolo a.C.
La
suddivisione della pianura in questa zona fa pensare
ad una prima organizzazione del territorio che si basa
su una settorializzazione delle aree occupate in base
alle differenti tribù celtiche a cui segue una
fondazione dei principali centri della regione: gli
Insubri Mediolanum, i Cenomani
Mantua, Cremona e Brixia, gli
Orobi Bergamum e Leucerae.
È
possibile affermare che da un punto di vista viario,
commerciale e strategico questa regione rappresenta un
unicum, in quanto poche altre regioni europee
possono vantare una così ampia interconnettività con
le regioni limitrofe, ma al contrario, da un punto di
vista militare estremamente difficili appaiono le
posizioni da difesa.
È
praticamente impossibile trovare una città fortificata
naturalmente. Per questo motivo spesso vennero
utilizzate le difese ‘idriche’ per poter limitare un
intervento nemico esterno.
Proprio per questo motivo e da questo punto, alla
fine del III secolo a.C., ed in particolare dalle
piazzeforti di Acerrae e Clastidium (Polyb.,
II 32-35), inizia la conquista romana, che una volta
scardinata la strenua difesa padana, si espande in
brevissimo tempo su tutta la piana: i Galli vengono
condotti a ragione definitivamente nel 194 a.C. e di
conseguenza viene sommariamente definita nella
provincia della Gallia Subalpina.
La
conquista e successiva romanizzazione culturale e
commerciale a nord del Po viene ridefinita solo in un
regime totale di pacificazione quasi due secoli prima
dell’urbanizzazione del territorio da parte di
Augusto.
Inizia così una nuova organizzazione del territorio: i
minuscoli villaggi celti, estremamente numerosi nella
campagna milanese in breve tempo vengono a scomparire
o per una concentrazione in centri più grandi o per
laloro ridefinizione in ville rurali di tipo
produttivo costituite da una serie di fabbricati
concentrati intorno ad un ampio cortile. Ma in realtà
dobbiamo arrivare al 49 a.C. con la concessione della
cittadinanza romana a tutti i popoli compresi
nell’arco alpino.
Durante l’imperium augusti (principato augusteo)
si compie definitivamente la romanizzazione del
territorio, attraverso opere degne di un riscontro
socio-politico: bonifica delle aree pianeggianti,
costruzione di un reticolo stradale estremamente
efficiente (via Emilia, Postumia e Gallica) ed infine
la realizzazione della centuriazione agricola. La
Lombardia, profondamente romanizzata, raggiunse un
elevato sviluppo economico grazie all'incremento delle
manifatture, del commercio e dell'agricoltura, e
conseguì una posizione strategica come base militare
per il controllo delle terre nordeuropee.
L’urbanizzazione si concentra principalmente in otto
città: Bergomum, Brixia, Comum,
Cremona, Laus Pompeia, Mantua,
Ticinum e Mediolanum. Proprio quest’ultima,
già capoluogo della regio Transpadana, consolida nel
periodo tetrarchico la sua importanza divenendo
residenza dell'imperatore d'Occidente Massimiano nel
286 d.C.; la stessa città avrà un crescendo continuo,
quando sarà scelta da Costantino, nel 313 d.C., come
centro di promulgazione e di emanazione dell'editto di
tolleranza i cristiani, raggiungendo il suo apice
nella figura di Ambrogio (374-397 d.C.), che
aumenterà tale prestigio, mettendo la città in
relazione diretta con i territori d’oltralpe per la
diffusione della nuova religione, attraverso il suo
episcopato.
L’antropizazione
e gli insediamenti, poi urbici, in età romana,
presenti sul territorio dell’attuale Lombardia, in
antico divisa tra tre regioni augustane (XI Gallia
Transpadana, IX Liguria, X Venetia et Istria), seguono
tutti dei principi estremamente rigidi di occupazione
territoriale.
Le Gli assi viari delle varie vie danno una direttiva
di fondazione sfruttabile per scopi commerciali,
soprattutto nella parte lungo il Po, inoltre per gli
insediamenti urbani vengono predilette le aree
perimontane o prealpine con rilievi facilmente
raggiungibili, le zone di passaggio o di
attraversamento fluviale ed infine i valichi o le
valli montane.
Il
centro di Andes sembra essere ancora non individuato,
benché come Ad Castores, sia conosciuto un
posizionamento sommario, sappiamo della sua vicinanza
a Mantova del primo e a Cremona (XII miglia) del
secondo.
Le
città piuttosto antiche di Vigevano e Nuvolento
hanno riportato notevoli riscontri di tipo
archeologico, grazie alla presenza di ricchissimi
corredi funerari e in alcuni casi di strutture di
epoca preromana. Purtroppo sembra, allo stato attuale
delle cose che la loro vita non sia proseguita, forse
perché appositamente scartate ed indebolite dal
sistema urbanizzativo romano.
Nome romano |
Nome Preromano |
Popolazione |
Regione Preromana |
Nome Moderno |
Prov. |
Acerrae |
- |
Insubri |
X Venetia et Istria |
Pizzighettone |
CR |
Ad Castores |
- |
Cenomani |
X Venetia et Istria |
(?) |
CR |
Ad Sextas Calendae |
- |
Insubri |
XI Gallia Transpadana |
Sesto Calende |
VA |
Andes |
- |
Cenomani |
X Venetia et Istria |
(?) |
MA |
Aquae Bormiae |
- |
Venonti |
XI Gallia Transpadana |
Bagni di Bormio |
SO |
Argentia |
- |
Insubri |
XI Gallia Transpadana |
Gorgonzola |
MI |
Bergomum |
- |
Orobi |
XI Gallia Transpadana |
Bergamo |
BG |
Betriacum |
- |
Cenomani |
X Venetia et Istria |
Calvatone |
CR |
Brixia |
- |
Cenomani |
X Venetia et Istria |
Brescia |
BS |
Camillomagus |
- |
Anamari (?) |
IX Liguria |
Broni |
PV |
Clastidium |
- |
Anamari (?) |
IX Liguria |
Casteggio |
PV |
Clavenna |
- |
Venonti o Leponti |
XI Gallia Transpadana |
Chiavenna |
SO |
Comum |
- |
Orobi |
XI Gallia Transpadana |
Como |
CO |
Cremona |
- |
Cenomani |
X Venetia et Istria |
Cremona |
CR |
Cuttiae |
- |
Laevi e Marici |
XI Gallia Transpadana |
Cozzo |
PV |
Duriae |
- |
Laevi e Marici |
XI Gallia Transpadana |
Dorno |
PV |
Edruni |
- |
Treumplini e Sabini |
X Venetia et Istria |
Edolo (?) |
BG |
Forum Licinii |
- |
Orobi |
XI Gallia Transpadana |
Erba |
CO |
Hostilia |
- |
Cenomani |
X Venetia et Istria |
Ostiglia |
MA |
Iriae (Vicus Iriae) |
- |
Anamari (?) |
IX Liguria |
Voghera |
PV |
Laumellum |
- |
Laevi e Marici |
XI Gallia Transpadana |
Lomello |
PV |
Laus Pompeia |
- |
Laevi e Marici |
XI Gallia Transpadana |
Lodi Vecchia |
LO |
Leucerae |
- |
Orobi |
XI Gallia Transpadana |
Lecco |
LC |
Mantua |
- |
Cenomani |
X Venetia et Istria |
Mantova |
MA |
Mediolanum |
- |
Insubri |
XI Gallia Transpadana |
Milano |
MI |
Melpum |
- |
Insubri |
XI Gallia Transpadana |
Melzo |
MI |
Modicia |
- |
Insubri |
XI Gallia Transpadana |
Monza |
MI |
Pons Aureoli |
- |
Insubri |
XI Gallia Transpadana |
Canonica
d'Adda |
BG |
Retovium |
- |
Anamari (?) |
IX Liguria |
Robbio |
PV |
Sirmio |
- |
Cenomani |
X Venetia et Istria |
Sirmione |
BS |
Summo Lacu |
- |
Venonti |
XI Gallia Transpadana |
Samòlaco |
SO |
Tetium |
- |
Venonti |
XI Gallia Transpadana |
Teglio |
SO |
Ticinum |
- |
Laevi et Marici |
XI Gallia Transpadana |
Pavia |
PV |
|